Verbale n° 1 del 1 Marzo 2009 - Assemblea Ordinaria Soci A.I.Ve.L.

Il giorno 1 marzo 2009, nei locali del Circolo Nautico Olbia, si è tenuta l’Assemblea Ordinaria dei soci  dell’Associazione Italiana Vela Latina con il seguente ordine dei lavori:

q       Presentazione Bilancio Economico Consuntivo 2008 e Preventivo 2009;

q       Presentazione del calendario delle attività per il 2009;

q       Presentazione della variazione al Regolamento di Classe;

q       Premiazione Circuito di Classe.

L’assemblea è stata presieduta da Presidente del Comitato III^ Zona FIV sig. Pietro Sanna, segretario il  sig. Fabio Fiorentino.

Soci accreditati presenti 25.

I lavori hanno inizio regolarmente in seconda convocazione.

Ø      Bilanci

Il Presidente dei Controllori la Regolarità Contabile e Amministrativa sig. Franco Madeddu ha presentato     relazione al bilancio 2008 con parere favorevole del Collegio. L’assemblea, ha votato e approvato   all’unanimità. Ha successivamente presentato il Bilancio di Previsione per il 2009.  L’assemblea lo ha votato e approvato all’unanimità.

Ø      Calendario

    Il segretario Dario Diana ha presentato il calendario provvisorio delle attività previste per l’anno 2009. Sono stati presentati il Campionato Nazionale – Bosa 11-13 Settembre, il Campionato del Mediterraneo - Olbia (data da definire poiché quella prevista cade sotto il G8).

Ø      Presentazione della variazione al Regolamento di Classe

    Il Responsabile Tecnico Marcello Schirru presentava le proposte per l’aggiornamento del regolamento,  in  base alle indicazioni ricevute dal Consiglio Direttivo:

  1. La prima modifica serve a sanare un’incongruenza del regolamento e consiste nel modificare il limite massimo per l’altezza della chiglia esterna da 16 a 20 cm per tutte le imbarcazioni delle classi “B” ed “E”.
  1. La seconda proposta s’inquadra in un discorso più ampio che la Classe intende portare avanti, finalizzato alla salvaguardia del patrimonio storico, culturale ed estetico costi­tuito dalle imbarcazioni tradizionali a Vela Latina, così come previsto nella Parte Prima del Regolamento e nell’art. 2 dello Statuto. La proposta prevede di modificare l’art. 3.1–Armamento prevedendo l’inserimento della seguente frase aggiuntiva:
  2. Ad un’imbarcazione inizialmente stazzata in conformità al regolamento nella quale siano state apportate delle modifiche “incongrue” o che non rispondano ai canoni dell’armo tradizionale e alla tipologia navale di riferimento, potrà essere inflitta una penalizzazione fino al 20% del suo APM. Tale penalizzazione potrà essere notificata all’armatore in qualunque momento dalla Segreteria della Classe e sarà annotata sul certificato di stazza. La cancellazione di tale penalizzazione avverrà a insindacabile giudizio degli Organi Tecnici dell’Associazione, previo ripristino della configurazione originaria. Nei casi più gravi si può anche arrivare alla revoca della Scheda Tecnica di Stazza.

In sostanza si propone l’introduzione di questo paragrafo aggiuntivo per prevenire l’insorgere di modifiche che in alcuni casi in passato hanno comportato sostanziali stravolgimenti all’armo originario, specie se appartenenti a tipologie navali riconosciute. In pratica qualora un armatore volesse apportare modifiche all’imbarcazione (ad esempio spostare la posizione dell’albero, o apportare altre modifiche sostanziali dell’armo o dello scafo) è tenuto a darne preventiva informativa alla Classe e ottenerne l’approvazione.

  1. Art. 3.2 – Piano Velico e Vele - Sempre nell’ottica di salvaguardare il patrimonio estetico delle imbarcazioni di un tempo, si rende obbligatoria l’installazione dell’anello sul bompresso (carambolo) poiché tal elemento estetico caratteristico, parte integrante della configurazione tradizionale delle imbarcazioni a vela latina. L’anello sul bompresso così come altri elementi caratteristici stanno “scomparendo”, soprattutto su imbarcazioni di recente costruzione, per cui la Classe oltre che prevedere l’obbligatorietà dell’anello sul bompresso raccomanda l’installazione di bigotte, coccinelli ed altri elementi delle imbarcazioni tradizionali di un tempo che alla lunga stanno scomparendo. Pur consci che in passato qualche imbarcazione potesse anche non avere l’anello sul bompresso (in ragione dell’elevato costo associato a quest’installazione), si propone di rendere obbligatoria l’installazione stessa, perché elemento caratteristico delle imbarcazioni a vela latina.
  1. Art. 11 - Uso delle vele – si propone di riscrivere il penultimo capoverso così come di seguito:

Nelle andature portanti il fiocco o polaccone potrà essere mura­to su un’apposita asta o buttafuori (palo in poppa) in corrispondenza della bugna o della mura del fiocco e dovrà essere realizzato in legno pieno e privo di sistemi di sgancio rapido a pistoncino o simili; il palo non potrà essere dotato di “carica alto” come ammesso per altri armi.

  1. L’ultima proposta di modifica è proposta per il 2010, in conseguenza dei costi associati alla modifica stessa. Si propone in pratica di rendere obbligatorio l’utilizzo di bozzelli in legno del tipo tradizionale o del tipo in tufnol (marrone in bakelite) e delle cime del tipo classico a tre legnoli, consentendo l’uso delle scotte del tipo a treccia con “calza” esclusivamente per la scotta randa e scotte del fiocco.

Interventi dei partecipanti alla riunione

·        Primo intervento proviene da L. Scotti – favorevole a pieno per quanto attiene alla questione di cui al punto 1, ritiene tuttavia che l’anello sul bompresso non appartenga ai canoni tradizionali della marineria stintinese perché numerose imbarcazioni, specialmente quelle di piccole dimensioni, non erano dotate dello stesso. Ritiene inoltre che se l’obiettivo della proposta è di rendere obbligatorio l’arretramento dell’anello per armare il fiocco nelle andature di poppa, si vuole, di fatto, introdurre un forte penalizzazione per le imbarcazioni più piccole. Per quanto attiene alle cime a legnoli pur condividendo la proposta del CD per ragioni di natura estetica e di tradizione, fa presente che le scotte a legnoli si possono attorcigliare e possono creare situazioni di pericolo durante le manovre, specialmente per quanto attiene ad alcune manovre correnti.

·        A tal riguardo dopo una serie di interventi di Carlo Meloni, L. Scotti e Tonino. Sanna si concorda di mettere ai voti la seguente proposta alternativa: rendere obbligatorio l’utilizzo delle cime a legnoli per le sartie “dormienti” dell’albero e del bompresso, consentendo l’utilizzo dei prestirati con “calza” esclusivamente per la scotta randa, per le scotte e le drizze del fiocco. Le volanti quando presenti dovranno essere realizzate per la parte superiore con cordame a tre legnoli e per la parte fra i bozzelli in prestirato con calza. Si propone inoltre il divieto d’uso di cordami dei colori non strettamente appartenenti alla tradizione, preferibilmente di color chiaro.

·        Leo Rossi condivide a pieno le proposte del CD, incluso l’utilizzo obbligatorio dell’anello e accoglie favorevolmente tutte le proposte di modifica.

·        Azzera concorda a pieno con L. Scotti per gli aspetti riguardanti l’anello e fa presente che il ricorso ad espedienti in regata per l’armo del buttafuori sono conseguenti all’utilizzo di imbarcazioni nate per impieghi diversi dalle regate; per questo pone il quesito se meglio rendere praticabile l’uso di imbarcazioni tradizionali o renderne difficoltoso l’utilizzo imponendo un utilizzo strettamente legato ai canoni di tradizione.

·        D. Diana ricorda quelli che sono i principi ispiratori del regolamento e dello statuto, relativamente al fatto che la preservazione del patrimonio storico, culturale ed estetico costi­tuito dalle imbarcazioni tradizionali a Vela Latina d’Epoca e Classi­che è assolutamente preminente, e che le regate si devono considerare non come fine ma come mezzo per conseguire questa finalità. D’altronde la nostra breve storia c’insegna che le prestazioni vincenti sono frutto di lavoro e capacità pertanto non saranno poche e semplici precisazioni ad impedire ai più bravi di esprimersi al meglio.

·        A. Napoli concorda a pieno tutte le proposte del CD, incluso l’impiego dell’anello, dichiarandosi d’accordo su tutta la linea, e per quanto attiene al punto 5, propone un’attuazione immediata senza aspettare il 2010. Precisa inoltre che il rispetto dei canoni di tradizione di quest’armo debbano essere prevalenti sull’aspetto legato alle regate.

·        Tonino Sanna precisa che per quanto attiene all’armo la classe dovrebbe imporre il rispetto dei canoni di tradizione di ciascuna tipologia navale e che le imbarcazioni oggetto di modifiche incongrue apportate in passato, dovrebbero ripristinare quanto stravolto pena la squalifica dalle regate

A seguito del dibattito il presidente dell’Assemblea mette ai voti le 5 proposte:

Proposta 1. Altezza della chiglia – APPROVATA all’unanimità

Proposta 2. Modifiche incongrue alle imbarcazioni – APPROVATA all’unanimità

Proposta 3. Obbligatorietà dell’anello poiché elemento caratteristico delle imbarcazioni della classe – APPROVATA (4 contrari, 21 favorevoli

Proposta 4. Regolamentare l’utilizzo del palo in poppa – APPROVATA (2 contrari, 3 astenuti, 20 favorevoli.

Proposta 5. Cordami e Bozzelli dal 2010 con le precisazioni di cui al punto B. – APPROVATA all’unanimità.

Al termine della votazione Carlo meloni prende la parola chiedendo al CD di prendere in considerazione l’ipotesi di rivedere il FME (Fattore Motore Elica per i fuoribordo) portandoli suo valore da 1.15 a 1.10 per le imbarcazioni con fuori bordo.

Ø      L’assemblea si è conclusa con le premiazioni del circuito III^ zona. Vincitori Leone di Gallura (A), Liberata (B), Domenico II (C), Shardana (D) e Macchiavelli (Velieri).

Olbia,  1 marzo 2009.